Nonostante arriviate letteralmente dall’altra parte del mondo, sarete in arrivo a Tahiti la sera dello stesso giorno in cui sarete partiti, visto che le lancette dell’orologio dovranno tornare indietro di ben 11 ore. A proposito: in aereo, appena lasciata l’Europa, impostate subito l’orologio con l’ora di Los Angeles. Appena lasciata Los Angeles, impostate subito l’orologio con l’ora della Polinesia; questo aiuterà un pochino il vostro orologio biologico ad ambientarsi meglio. All’arrivo a Papeete, sarete accolti da una compagnia di suonatori locali che con fare molto allegro vi cingerà il collo con le ghirlande di fiori locali: la buona impressione all’arrivo è assicurata nonostante lo sfiancamento fisico. Se siete in transito, vi conviene dormire in uno dei semplici hotel vicino all’aeroporto. Qui il giorno dopo vi sveglierete rendendovi veramente conto di dove siete finiti: gente accogliente, sole, mare, palme, onde, brezza marina, barche… Non aspettatevi temperature tropicali, qui la temperatura media tutto l’anno e quella primaverile tra i 22 e 27gradi.
A Papeete non c’è molto da vedere e i resort più notevoli sono naturalmente fuori dalla cittadina. Se comunque vi capita, per i giorni a seguire, è molto piacevole una cena all’aria aperta presso la Marina Taina appena fuori la città: piacevole atmosfera con musica, buon cibo e vista sulle barche ormeggiate sempre pronte ad allietare le giornate dei fortunati proprietari che convogliano qui da tutto il mondo.
